La cultura del Fumo Lento (Fumare nuoce gravemente alla tua salute e a quella di chi ti è vicino)

Fumo Lento
Thanks to Yohan Cho

Parte oggi la nuova rubrica di Ritmodivino, dedicata alla cultura del “Fumo Lento”. In collaborazione con Salvatore Landolfo, degustatore e relatore presso Manifattura Sigaro Toscano, un viaggio storico, artistico e culturale nel mondo del tabacco! (Fumare nuoce gravemente alla tua salute e a quella di chi ti è vicino)

Salvatore Landolfo

La cultura e l’arte del “Fumo Lento” ha radici secolari, millenarie. Non è solo un vizio, ma anche esso in maniera differente nuoce alla salute, anche se praticato per puro piacere edonistico.

Nella Storia pre-moderna, addirittura, vi sono ritrovamenti di pipe, o manufatti simili, risalenti anche all’età del Bronzo.

Esistono Scritti, Graffiti e Murales, ritrovati nelle regioni vissute dagli Aztechi, che riportano Sacerdoti in riti propiziatori che aspiravano fumo. Questo era ottenuto da erbe combuste, sfruttandone il potere eccitante ed ipnotico.

Ma l’avvento del tabacco e del suo utilizzo avviene nell’era moderna, con le spedizioni di Colombo e la scoperta dell’America.

Nei diari di viaggio del navigatore genovese, vi è riportato “l’avvistamento” di popoli indigeni, che avvolgevano una foglia di una particolare pianta, sconosciuta all’epoca agli abitanti del vecchio continente, che veviva combusta da un lato ed aspirata dall’altro, questa foglia si scoprirà, qualche secolo dopo, essere Tabacco.

Tale foglia di tabacco, oltre ad essere “fumata”, veniva anche sminuzzata ed aspirata dal naso.

Tali pratiche, oltre a dare piacere, venivano eseguite per scopi medicamentosi. Ad esempio gli indigeni fumavano foglie di tabacco per disinfettare il cavo orale, da batteri, all’epoca molto diffusi nelle carni e nei vegetali ingeriti.

La diffusione

Foto Elsa Olofsson

Per la diffusione bisogna attendere la metà del XVI secolo arrivando a Jean Nicot (a lui si deve il nome della nicotina). Nicot era ambasciatore francese in Portogallo, oltre che scrittore e realizzatore di dizionari. Fu lui che consigliò per la cura dell’emicrania a Caterina de’ Medici, moglie dell all’epoca Re di Francia, questa foglia che sminuzzata veniva inalata.

Per questo motivo tale foglia fu chiamata “herbe de Nicot”, questo servigio reale gli fruttò, oltre alle denominazioni di questa pianta e dei suoi contenuti, il titolo di Signore di Villemain località termale ad est di Parigi.

Fino ad arrivare ai giorni nostri, dove la cultura del “fumo lento”, esclusivamente con tabacchi essiccati, si sviluppa in tre filosofie, quella della Pipa, dei Sigari Caraibici e dei Sigari bitroncoconici.

Le tre filosofie non sono in competizione tra loro, ma ad alimentarne la loro diffusione vi è semplice ritualità, piacere e cultura di vita, come per il vino, trasformare frutti della natura in qualcosa di piacevole.

Nel corso di questa rubrica ci divertiremo a parlare delle coincidenze e delle diversità di queste tre scuole di “fumo lento” che allietano i palati di tanti cultori.

FUMARE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE TUA E DI CHI TI E’ VICINO !

Autore dell'articolo: Ritmodivino

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