Cantine Alois: la forza delle radici

Oggi, con i nostri racconti di vino, vi portiamo alla scoperta di una delle più rinomate cantine del casertano: quella della Fattoria Alois di Pontelatone (CE).

La fattoria è immersa tra il verde dei lussureggianti vigneti ed un boschetto di macchia mediterranea.

All’arrivo si viene colpiti dal relais che nasce dalla ristrutturazione di una antica struttura dell’Ottocento, che oggi funge da sala di ristorazione e, sotto la quale, è stata ricavata un’esclusiva bottaia. Qui, è possibile acquistare direttamente il vino.

Scendendo le scale che conducono alla bottaia è possibile ammirare gli innumerevoli manifesti, foto, eventi, ristoranti e menu di tutto il mondo, nei quali la Cantina Alois ha proposto e continua a proporre i suoi vini.

Accompagnati direttamente dai fratelli Alois, compiamo un tour oltre che nei vigneti e nella cantina, anche nella storia della famiglia.

Tra i primi a rilanciare i vini casertani, in particolare il Pallagrello ma soprattutto il Casavecchia di Pontelatone, vitigno autoctono antichissimo dimenticato da molti anni, oggi gli Alois vantano una tenuta di oltre 50 ettari di queste uve.

Dalle loro parole, si evince la difficoltà a far riconoscere come DOC il Casavecchia di Pontelatone, una delle più recenti denominazione di origine della nostra regione.

Questo vitigno, infatti, pur essendo autoctono di questa piccola area del casertano, viene coltivato fino al fiume Volturno, con risultati non sempre eccellenti.

La famiglia Alois si propone di far conoscere questi vini ancora poco conosciuti nel mondo.

Oltre al Pallagrello e al Casavecchia, che sono i figli prediletti dell’azienda, vengono prodotti anche Falanghina e Aglianico.

Tutto viene studiato nei minimi particolari: l’allevamento delle uve è tradizionale, ma accanto ad essa c’è anche la tecnologia, che grazie all’impiego di centraline e stazioni meteorologiche, consente di conoscere il momento migliore per intervenire nei vigneti.

Passione, amore e soprattutto tradizione sono la forza trainante di questa azienda nel mondo.

CASAVECCHIA DI PONTELATONE DOC “TREBULANUM” 2014 RISERVA – Non ancora in commercio:

Alois
Trebulanum Casavecchia 2014 Riserva

Durante la visita alla bottaia, abbiamo avuto l’onore di assaggiare, in esclusiva, questo vino riserva.

Un vino di gran carattere, senza mezze misure, che ti sorprende man mano che si apre ad ogni sorso. Un vino da gustare a diverse riprese.

Dopo l’apertura e una opportuna ossigenazione, bisogna avere la pazienza di attenderlo per poter capire le sue innumerevoli sfumature.

Si passa da profumi di frutti rossi, more e liquirizia a sentori di spezie, soprattutto pepe nero, e minerali.

All’assaggio il tannino è bello vivo, caratteristica naturale del Casavecchia, un vino di corpo e di gran persistenza che regala, comunque, anche una buona freschezza finale.

Un vino che rispecchia, appieno, l’anima e il carattere del terroir casertano!

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Autore dell'articolo: Ritmodivino

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